Ma il filtro filtra? … e se non filtra?!
I filtri delle sigarette non sono solo dannose per l’ambiente, ma non sono nemmeno in grado di proteggere il fumatore dall’inalazione delle sostanze cancerogene del tabacco, come si è sempre pensato. I filtri dovrebbero ridurre le sostanze inalate fumando le sigarette, ma a quanto pare non sono in grado di adempiere alla loro funzione!
La verità scoperta ma lasciata all’oscuro è che il cambiamento di colore dei filtri non è determinato dall’assorbimento di catrame ed altre sostanze dannose, ma è solo una reazione dell’acetato di cellulosa alla variazione di pH indotto dall’accensione delle bionde. Nessun collegamento quindi tra scopo e funzione.
Come il prestigiatore distrae l’attenzione per dare luogo al suo trucco, allo stesso modo le big del tabacco si sono avvalse del solo “effetto visivo” di un filtro annerito per dare luogo al loro piano di marketing.
Ora che gli studiosi hanno acclarato la nocività dei composti plastici per l’ambiente, in un periodo storico nel quale finalmente anche i governi hanno attivato misure di prevenzione che mirano all’eliminazione dei cosiddetti prodotti “usa e getta”, ci chiediamo come mai i miliardi di mozziconi di sigaretta che affogano le nostre strade e i nostri mari non siano in alcun modo presi in considerazione.
Di certo, se si vietassero, le lobby del tabacco non esiterebbero ad urlare la loro disapprovazione, come se qualcuno volesse minare la salute dei loro fedeli consumatori…
Non dimentichiamo che il fumo di sigaretta resta tra le principali cause di morte, determinando 8 milioni di decessi l’anno nel mondo e malattie a carico di quasi tutti gli apparati.
… e il tabacco cosa contiene?