Corona virus, fumo e smog: cosa c’è da sapere

Sappiamo da tempo quali sono i danni causati da smog e fumo di sigaretta. Oltre a quelli a lungo termine come cancro e malattie cardiovascolari, il problema che da subito si presenta in fumatori ed abitanti di zone molto inquinate è la distruzione dell’epitelio ciliato delle vie aeree superiori, praticamente le ciglia che portano all’esterno muco e particelle vengono completamente distrutte!

Questo comporta che ogni particella inalata durante il giorno, non ha la possibilità di essere portata all’esterno dell’organismo, ma ristagna nei polmoni bypassando questo importantissimo meccanismo di difesa.  Da qui è possibile che le varie polveri e scorie possano determinare reazioni immunitarie come infiammazioni (polmoniti) ed enfisemi... un bel terreno di coltura per agenti patogeni!

Studi condotti dalle università della Colombia, di Washington e di Buffalo affermano che vivere per 10 anni in una città molto inquinata corrisponde al fumare un pacchetto di sigarette al giorno per 29 anni… immaginiamo cosa può significare abitare in città inquinate e contemporaneamente fumare le nostre care bionde…

Si è da subito notato il legame tra coronavirus, fumo ed inquinamento: questo nuovo ceppo virale prende il sopravvento sull’organismo di chi ha i polmoni già compromessi! Non è un caso, tra l’altro, che le ultime malattie virali a carico del sistema respiratorio si siano sviluppate in uomini cinesi, fumatori incalliti per tradizione. La percentuale di decessi e di aggravamenti di queste patologie, infatti, è altissima nei fumatori ed in città inquinate.

Senza dubbio iniziare ad eliminare il fumo di sigaretta comporterebbe una maggiore salute dei nostri polmoni ed un aiuto al nostro sistema immunitario, che riuscirebbe molto più facilmente a rispondere positivamente a minacce come il nuovo coronavirus.