A partire dal 3 Novembre in ben 600 tabaccherie tra Roma e Milano viene promossa la nuova “Ploom”, ovvero un vaporizzatore di tabacco brevettato, prodotto e commercializzato da una delle più imponenti multinazionali del tabacco: la Japan Tobacco International, la società che detiene i marchi Camel e Winston.Il dispositivo sembra essere molto simile ad una e-cig: funziona con batteria ricaricabile e non vaporizza un liquido, bensì scalda tabacco contenuto in capsule.
Come specificano gli stessi inventori dell’Università di Standford (San Francisco - California), il prodotto è più salutare della sigaretta tradizionale per via dell’assenza di combustione, ma questo non equivale a dire che non sia nocivo per la salute.
Infatti le capsule contengono tabacco lavorato...e quando sentiamo parlare di “tabacco lavorato” non possiamo che meditare sulle centinaia di sostanze additivate alle foglie macerate per determinarne l’aroma specifico. In un precedente studio abbiamo effettuato una ricerca sulle sostanze contenute nei tabacchi tra cui: polonio, arsenico, ammoniaca, metanolo, catrame, ddt, uretano, pirene, butano ecc. (leggi l’articolo cliccando qui). Ovviamente non conosciamo ancora il contenuto delle capsule del “Ploom”, tuttavia qualche dubbio è lecito!
L’impressione è che il nuovo dispositivo altro non sia che il tentativo delle lobby di affacciarsi al mercato delle sigarette digitali per separare gli svapatori dai liquidi e riportarli tra le braccia della grande famiglia del tabacco.
Dato che non ci piace leggere passivamente quello che ci viene dato in pasto dai media, ecco che scatta la ricerca…