Pod…semplice moda o vera innovazione?

Ovunque si guardi, in quest’ultimo periodo c’è stata una vera e propria inondazione di pod mod, di tutti i tipi e generi, dal funzionamento davvero molto semplice e intuitivo. Nessun tasto, le nuove pod sono automatiche e si attivano mentre si effettua il tiro. Il vero valore aggiunto, unitamente alle dimensioni davvero ridotte, è proprio questo; pare che i nuovi vapers siano alla ricerca di sistemi semplici e compatti per dire finalmente basta al tabagismo.

Numerose sono le aziende che offrono il loro prodotto in questo segmento, alcune di queste prediligono il serbatoio usa e getta, altre il serbatoio ricaricabile.

Ma cosa dicono i vapers più navigati? Sono tutti concordi nell’affermare che si ha una minore intensità nel vapore, una minore percezione del colpo in gola ed una minore qualità della resa aromatica. Ciò nonostante, sono in molti ad avere nel taschino la propria Pod, alcuni per evitare i “nuvoloni” in situazioni che richiedono maggior discrezione, altri per avere la possibilità di utilizzare liquidi con maggiore quantità di nicotina. Ebbene sì, sembrerà un paradosso ma all’interno di uno strumento meno performante ci si può permettere di svapare referenze con un maggior apporto nicotinico senza il rischio di un colpo in gola particolarmente duro. Questa è forse la caratteristica nel quale si annida il successo della nuova frontiera del vaping; con pochi tiri si riesce a soddisfare l’esigenza in termini di assunzione nicotinica che il fisico mostra, permettendo ai neofiti di abbandonare con facilità la sigaretta tradizionale ed ai più esperti di soddisfare l’esigenza di svapare con poche boccate. Chiaramente, specie se si utilizzano contenuti di nicotina alti, suggeriamo sempre un utilizzo modico e coscienzioso del prodotto.

Date le ridottissime dimensioni ed i prezzi decisamente contenuti, viene spesso utilizzata anche come device di riserva, da tenere nel taschino di una borsa o nel cassettino dell’auto.

C’è solo l’imbarazzo della scelta, ne esistono ormai di più o meno grandi, dai colori più o meno sfarzosi, dalle finiture più o meno eleganti, ma può esser definita una moda? Possiamo realmente parlare di uno strumento innovativo? I vapers di lungo corso ricordano sistemi cartridge già agli albori, ai quali le nuove Pod somigliano molto come concetto pur risolvendo le problematiche che la tecnologia del fumo digitale di quegli anni inevitabilmente portava con sé. Quindi come rispondere a queste domande? …ad ognuno le proprie conclusioni…