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Divieto di svapo nelle scuole e stop alla vendita delle e-cig ai minori

Divieto di svapo nelle scuole e stop alla vendita delle e-cig ai minori

Dal decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 luglio a seguito dell’emanazione del Ministero della Salute, si fa finalmente espresso divieto di vendita delle sigarette elettroniche ai minori e se ne vieta il consumo nelle scuole. Un passo logico ed auspicato da tutto il nostro staff, che dall’inizio dell’attività aveva già adottato tale modus operandi invitando tutti i consumatori ad un uso consapevole che rientrasse nei limiti del buon senso e della buona educazione.
La sigaretta elettronica è un efficace modo per smettere di fumare o rappresenta per molti il modo per fumare eliminando gli effetti nocivi dei tradizionali prodotti da fumo; la sigaretta elettronica non deve essere il modo per cominciare!
Questo è forse uno dei pochi plausi che il popolo dei rivenditori riconosce al nostro Governo in un momento in cui l’e-cig è uno dei bersagli preferiti dalle politiche governative, prodotti che ricordiamo trovano il consenso di molti luminari della scienza moderna.
Nonostante la sigaretta elettronica, specie con liquidi senza nicotina, sia praticamente innocua, non si può non considerare che l’avvicinamento al fumo da parte dei giovanissimi deriva da un approccio multifattoriale complesso che include non solo aspetti comportamentali individuali, ma anche fattori socio-demografici ed ambientali. In tal senso la scuola, come del resto la famiglia, devono essere i luoghi sani dai quali gli adolescenti devono assorbire il giusto stile di vita evitando l’inizializzazione al fumo, che sappiamo essere un vizio la cui sperimentazione in giovane età può potenzialmente creare dipendenza per tutta la vita.
Permettere ai minori di poter fumare la sigaretta elettronica non significa esporli a particolari rischi per la salute, bensì significa assumersi un significativo rischio educativo. In tale accezione CIGARETTEXPRESS confida nella corretta azione dello Stato che ne inibisce l’uso, al di là della multa pecuniaria disposta. Tale divieto deve ovviamente trovare l’appoggio di tutto il personale scolastico e, speriamo, di tutti coloro che a vario titolo operano quotidianamente a contatto con i minori.
I dati in tal senso non sono confortanti, come rende evidente uno studio specifico dell’Osservatorio Epidemiologico Nazionale sulle condizioni di salute e sicurezza negli ambienti di vita, dal titolo “Il fumo e i giovani”: la maggior parte dei fumatori hanno iniziato in età scolare, ben prima dei 18 anni.
Ma vediamo nel dettaglio cosa si legge nel ddl presentato dall’attuale Ministro della Salute Beatrice Lorenzin: “Chiunque violi il divieto di utilizzo delle sigarette elettroniche negli istituti scolastici è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 euro a 6.000 euro”. Sanzioni amministrative pecuniarie sono previste anche ai rivenditori, da € 1.500,00 ad € 9.000,00 per chiunque venda ai minori e-cig con nicotina.
Con riferimento all’utilizzo dei prodotti da fumo nelle scuole, detta norma nasce quale estensione della legge Sirchia, inasprendo il divieto presente già dal ’75, ed impone l’impossibilità di svapare in tutti gli spazi (anche aperti) degli istituti scolastici a tutte le utenze, quindi non solo studenti ma anche docenti, personale amministrativo, addetti alle pulizie ecc.
Pubblicato il 01/08/2013 da Cigarettexpress srl Curiosità e benessere 563

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